
Tamponamento a catena: come si verifica, di chi sono le colpe, come chiedere il risarcimento
Indice dei Contenuti
Tamponamento a catena: cosa è
Il tamponamento a catena avviene quando diverse auto sono coinvolte in un incidente stradale .
Ciò avviene quando un veicolo tampona un altro perché non è rispettata la distanza di sicurezza
perché il veicolo procedeva a velocità eccessiva
questo evento porta a sua volta al tamponamento del veicolo al seguito e così via.
Tamponamento a catena: quando si verifica
Per definire a catena il tamponamento bisogna:
che siano coinvolti più di 2 mezzi contemporaneamente
che tutti i veicoli coinvolti procedano nella stessa direzione di marcia.
Bisogna, inoltre, stabilire quale dei veicoli era in movimento, quale fermo e quale parcheggiato.
Tamponamento a catena: le responsabilità
Per stabilire le responsabilità, è fondamentale fare riferimento ai primi due punti dell’art. 141 del Codice Civile:
il primo punto stabilisce che: “il conducente ha l’obbligo di regolare la velocità del mezzo in modo da evitare qualsiasi pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose,
tenendo conto delle caratteristiche del veicolo stesso, delle condizioni della strada e del traffico, e di ogni altra circostanza rilevante”.
Il secondo punto, prevede che “il conducente deve mantenere sempre il controllo della propria auto ed essere in grado di eseguire tutte le manovre necessarie in modo sicuro,
inclusa la capacità di fermare il veicolo tempestivamente entro i limiti del campo visivo di fronte a qualsiasi ostacolo prevedibile”.
Nel caso in cui un tamponamento a tre coinvolga vetture ferme e incolonnate, all’interno di un traffico intenso, la responsabilità ricade sul conducente dell’ultimo veicolo coinvolto.
In altre parole, il colpevole è il primo conducente che ha commesso l’infrazione e ha innescato la sequenza di collisioni.
Tamponamento a catena auto in movimento: chi paga
Nel caso in cui il tamponamento a catena coinvolga veicoli in movimento, è necessario fare riferimento alla normativa specifica e cioè all’art. 2054 del Codice Civile.
Questo articolo stabilisce che il conducente di un veicolo non guidato su rotaie è tenuto a risarcire i danni causati a persone o cose dalla circolazione del mezzo, a meno che non dimostri di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno.
In caso di collisione tra veicoli, si presume, fino a prova contraria, che ciascun conducente abbia contribuito ugualmente a causare i danni subiti dai rispettivi veicoli.
Quindi, se il tamponamento a catena avviene tra vetture in movimento, l’unico conducente esente da responsabilità sarà il primo veicolo nella fila,
colui che ha subito il danno a causa del tamponamento, ma non ha causato danni ad alcun veicolo successivo.
L’esenzione dalle responsabilità si verifica solo se viene dimostrato che il conducente ha fatto tutto il possibile per evitare il danno.
Tamponamento a catena: cosa fare se coinvolti
Quando ci troviamo coinvolti in un tamponamento a catena, è fondamentale:
- mantenere la calma e verificare se la sequenza di incidenti si è conclusa.
- evitare di uscire tempestivamente dall’auto poiché potremmo correre rischi per la nostra sicurezza, soprattutto in determinate condizioni come il ghiaccio sull’asfalto, che spesso è la causa principale di tali incidenti.
Una volta che il tamponamento multiplo si è concluso dovremo:
- contattare le autorità competenti per la sicurezza, come la polizia stradale o la polizia locale
- compilare il Modulo CAI (Constatazione Amichevole di Incidente).
- raccogliere i dati delle persone coinvolte, prendere nota di eventuali testimoni e descrivere dettagliatamente la dinamica dell’incidente.
Più dettagliate saranno le informazioni fornite sulla dinamica dell’incidente, più rapido sarà il processo di risarcimento.
Il Modulo CAI deve essere compilato anche se non sono presenti danni visibili o evidenti (poiché potrebbero esserci danni tecnici non visibili). Ciò è fondamentale perché il conducente responsabile diretto del tamponamento, cioè il primo conducente che ha innescato la serie di urti, potrebbe negare di essere coinvolto nell’incidente.