
Morte per malasanità in RSA o casa di cura: cosa sapere e come agire
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Morte per malasanità in RSA o casa di cura: cosa sapere e come agire
Cos’è la malasanità nelle RSA?
Le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) e le case di cura sono luoghi di assistenza e tutela per anziani e persone fragili.
Tuttavia non sono rari i casi di morte sospetta o decesso per malasanità in queste strutture.
La malasanità si verifica quando si riscontrano errori, negligenze o omissioni da parte del personale medico o assistenziale, che possono portare a conseguenze gravi, fino alla morte del paziente.
Malasanità in RSA : cosa avviene in casi di morte in queste strutture
Come è naturale che sia non ogni morte in una RSA è imputabile a malasanità.
Tuttavia, si può parlare di responsabilità sanitaria quando:
Il personale non interviene tempestivamente in caso di emergenza
Ci sono segni evidenti di trascuratezza, come piaghe da decubito o malnutrizione
Mancano controlli medici adeguati
L’igiene della struttura è carente, con rischio di infezioni
In questi casi, è importante avviare un’indagine per accertare le responsabilità.
Morte in RSA: attenzione ai segnali
In casi di morte sospetta in RSA è bene non ignorare alcuni segnali come:
Cambiamenti improvvisi nelle condizioni di salute senza motivazione apparente
Lividi, piaghe, segni di trauma non spiegati
Riluttanza a fornire la cartella clinica
Versioni poco chiare del decesso da parte del personale
Cosa fare in caso di sospetta malasanità in RSA
Il primo passo è richiedere tutta la documentazione clinica relativa alla degenza: cartella clinica, prescrizioni, terapie somministrate.
È fondamentale rivolgersi a un avvocato specializzato in malasanità, che potrà valutare il caso e decidere se procedere con una denuncia o un’azione legale per ottenere giustizia e risarcimento.
Nel caso di morte sospetta, è possibile richiedere una perizia medico-legale o un’autopsia, che può accertare la reale causa del decesso.
Risarcimento per morte in RSA: cosa prevede la legge
In Italia, i familiari della vittima possono chiedere un risarcimento per responsabilità sanitaria, che comprende:
Danno biologico terminale (sofferenza pre-morte)
Danno da perdita del rapporto parentale
Danno patrimoniale (spese funerarie, assistenza, ecc.)
I tempi di prescrizione per agire legalmente sono generalmente di 10 anni, ma in alcuni casi si riducono a 5 anni.
La morte di un familiare in RSA è sempre un evento doloroso, ma quando ci sono dubbi su negligenze o errori medici, è importante fare chiarezza.
La malasanità non deve restare impunita.
Documentarsi, rivolgersi a professionisti qualificati e agire legalmente può aiutare a ottenere giustizia e a evitare che altri subiscano lo stesso destino.