
Malasanità oncologica ed errata diagnosi di tumore: tutto quello che bisogna sapere
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Malasanità oncologica ed errata diagnosi di tumore: cosa fare?
Malasanità oncologica è molto diffusa in Italia.
L’oncologia è una delle branche mediche più delicate, dove precisione e tempestività sono fondamentali.
Una diagnosi errata o tardiva di tumore può compromettere gravemente le possibilità di cura del paziente, causando danni irreparabili.
Malasanità oncologica: cosa è
La malasanità in oncologia si verifica quando, a causa di negligenza, imperizia o imprudenza del personale sanitario, viene:
Diagnosticato un tumore che non c’è (falso positivo)
Non diagnosticato un tumore esistente (falso negativo)
Ritardata la diagnosi con conseguenze gravi
Avviato un trattamento sbagliato o inutile
Tralasciato un follow-up adeguato dopo la terapia
Risulta evidente che In questi casi, il paziente può subire danni fisici, psicologici ed economici.
Diagnosi errata di tumore: i casi più frequenti
Il falso positivo oncologico avviene quando al paziente viene comunicato erroneamente di avere un tumore,
si attivano cure invasive e stressanti non necessarie, come chemio, interventi chirurgici o radioterapia.
Il falso negativo, invece, succede quando i medici non rilevano la presenza del tumore in fase iniziale.
Questo ritarda le cure e spesso comporta un peggioramento dello stadio clinico, riducendo le possibilità di guarigione.
Errore nella tipologia o stadiazione cioè scambiare un tumore benigno per uno maligno (o viceversa), o valutare erroneamente lo stadio del cancro, può portare a terapie sbagliate o sottovalutare la gravità della malattia.
Malasanità oncologica: quando avviene
Per configurare un caso di malasanità oncologica, devono esserci:
Un errore medico documentabile (diagnosi, terapia, omissioni)
Un danno fisico o psicologico subito dal paziente
Un nesso causale tra l’errore e il danno
Resta chiaro che non ogni errore è automaticamente una colpa medica.
Per stabilire che si tratta di errore medico occorre una valutazione professionale da parte di medici legali esperti.
Se ci troviamo in una situazione dubbia e sospettiamo un errore oncologico cosa possiamo fare:
- Richiedere tutta la documentazione sanitaria.
Questo va fatto perché la cartella clinica completa, i referti, le diagnosi precedenti e le prescrizioni sono fondamentali per ricostruire la vicenda e verificare eventuali negligenze.
Dobbiamo rivolgerci ad uno esperto perchè solo un legale esperto può valutare se ci sono gli estremi per avviare un’azione di responsabilità medica e guidarti nella raccolta delle prove.
Serve una perizia medico legale che verifichi tecnicamente l’errore, stimi i danni subiti e supporti la richiesta di risarcimento danni.
Risarcimento per errore oncologico quali danni comprende
Il risarcimento per malasanità oncologica può comprendere:
Danno biologico: peggioramento della salute, invalidità o morte
Danno morale ed esistenziale: sofferenza, ansia, perdita di serenità
Spese mediche: costi per trattamenti, viaggi, assistenza
Danno patrimoniale: perdita di reddito o capacità lavorativa
Danno da perdita di chance terapeutica (se il ritardo ha ridotto le possibilità di cura)
Tempistica per richiedere il risarcimento in caso di malasanità oncologica
Sono 10 gli anni per agire in caso di responsabilità contrattuale (strutture pubbliche)
oppure 5 anni per responsabilità extracontrattuale (medici privati o studi privati).
Il termine decorre da quando il paziente ha consapevolezza dell’errore o del danno subito. In caso di dubbio, meglio consultare subito un avvocato.
La diagnosi sbagliata di un tumore può essere malasanità
Una diagnosi oncologica errata o ritardata può rovinare vite, aggravare malattie e ridurre drasticamente le speranze di guarigione. Ma non tutto è perduto.
In questi casi si ha il diritto ad un risarcimento adeguato se c’è stato un errore medico.
Affidati a professionisti esperti in responsabilità sanitaria per tutelare la tua salute e i tuoi diritti.