
Azione diretta del danneggiato da errore medico: cosa occorre conoscere in questi casi
Indice dei Contenuti
- Azione diretta del danneggiato da errore medico: cosa è
- Azione diretta del danneggiato da errore medico: cosa dice la Legge Gelli-Bianco (Legge n. 24/2017)
- Azione diretta del danneggiato da errore medico: chi può agire
- Azione diretta del danneggiato da errore medico: quando si può esercitare
- Azione diretta del danneggiato da errore medico: quali sono i vantaggi
- Azione diretta del danneggiato da errore medico: quali danni si possono risarcire
- Per ricevere la giusta assistenza chiama lo studio medico legale Iannicelli
Azione diretta del danneggiato da errore medico: cosa è
L’azione diretta del danneggiato da errore medico è il diritto del paziente o dei suoi familiari di agire legalmente per ottenere un risarcimento del danno,
direttamente nei confronti della compagnia assicurativa del medico o della struttura sanitaria, senza dover passare obbligatoriamente per il professionista o l’ospedale.
Azione diretta del danneggiato da errore medico: cosa dice la Legge Gelli-Bianco (Legge n. 24/2017)
La possibilità di esercitare l’azione diretta deriva dalla Legge Gelli-Bianco, che disciplina la responsabilità civile in ambito sanitario, con l’obiettivo di:
- Garantire maggiore tutela ai pazienti
- Rafforzare la trasparenza nel settore medico-sanitario
- Regolare il ruolo delle assicurazioni
In particolare, l’articolo 12 della Legge 24/2017 stabilisce che il danneggiato può agire direttamente contro l’assicurazione della struttura sanitaria o del professionista, senza dover prima ottenere una condanna del medico o dell’ente.
Azione diretta del danneggiato da errore medico: chi può agire
Hanno diritto a promuovere l’azione diretta:
Il paziente vittima dell’errore medico
Gli eredi in caso di decesso
Il coniuge o familiari per danni da perdita del rapporto parentale
Questi soggetti possono agire nei confronti di:
Compagnia assicurativa del medico
Compagnia assicurativa della struttura sanitaria pubblica o privata
Direttamente contro la struttura o il professionista, in via sussidiaria
Azione diretta del danneggiato da errore medico: quando si può esercitare
L’azione diretta può essere esercitata in tutti i casi in cui si verifica un danno da responsabilità sanitaria, come:
- Diagnosi errata o tardiva
- Intervento chirurgico eseguito in modo scorretto
- Omessa informazione o consenso informato carente
- Somministrazione sbagliata di farmaci
- Infezioni ospedaliere contratte in struttura
In questi casi, se c’è una copertura assicurativa, il paziente può chiedere il risarcimento direttamente all’assicurazione, senza attendere il processo contro il medico o l’ospedale.
Azione diretta del danneggiato da errore medico: quali sono i vantaggi
- Maggiore tutela per il paziente
- Tempi potenzialmente più rapidi
- Possibilità di accedere direttamente ai fondi assicurativi
- Responsabilità solidale tra assicurato e assicuratore
Inoltre, in caso di sentenza favorevole, il risarcimento può essere ottenuto più facilmente, soprattutto se la struttura o il medico sono insolventi o non reperibili.
Azione diretta del danneggiato da errore medico: cosa deve dimostrare il danneggiato
- Per ottenere un risarcimento è necessario:
- Provare l’errore medico (colpa professionale)
- Documentare il danno subito
- Dimostrare il nesso causale tra l’errore e il danno
È fondamentale una perizia medico-legale e l’assistenza di un avvocato esperto in responsabilità sanitaria.
Azione diretta del danneggiato da errore medico: quali danni si possono risarcire
Tra i principali danni ci sono quello:
biologico (fisico o psichico)
morale (sofferenza interiore)
patrimoniale (perdita reddito, spese mediche)
da perdita del rapporto parentale, in caso di decesso
Azione diretta del danneggiato da errore medico: prescrizione dell’azione
5 anni: se la responsabilità è di tipo contrattuale (contro la struttura sanitaria)
10 anni: se è una responsabilità extracontrattuale (contro il medico, secondo alcune interpretazioni)
I termini decorrono da quando il danneggiato ha conoscenza del danno e della sua origine